È possibile ascoltare il silenzio? Sembra una contraddizione, perché siamo abituati ad associare il silenzio al vuoto, e il vuoto spesso ci fa paura, perché lo consideriamo assenza di qualcosa, ma in realtà non è così. A volte il silenzio spaventa perché può essere pieno di dolore e di sofferenza davanti un letto di ospedale, però può anche essere pieno di tenerezza mentre si guarda un bambino appena nato, di gioia quando tuo figlio fa i sui primi passi o lo guardi mentre riceve per la prima volta Gesù Eucaristia.
In questi ultimi mesi ho riflettuto molto sul valore del silenzio, del modo in cui Dio opera in maniera silente ma efficace: sono stata colpita dall’immagine del sepolcro il Sabato Santo, in cui si trova Gesù morto, i discepoli sono dispersi e disperati per la perdita del maestro, secondo loro Dio non è intervenuto, tutto è immobile, un grande silenzio pervade i cuori, silenzio pieno di dolore, tristezza, disperazione, delusione, sconforto, tutto sembra perduto. Ecco, che all’improvviso una grande esplosione, Gesù è risorto! Ricomincia il movimento, una gran confusione, il passaparola, domande, dubbi… Dio opera in questo modo: quando sembra che nella nostra vita non si muova nulla, che le situazioni non cambino, che il male prenda il sopravvento, le ingiustizie vadano avanti, quando sembra che i problemi che viviamo non abbiano una soluzione, Dio sta lavorando nel silenzio e nel segreto del nostro cuore.
Il silenzio ha un valore importantissimo per rigenerare il nostro cervello e trarre benefici sulla salute fisica, psichica, spirituale e relazionale. Inoltre, per la maggior parte del tempo comunichiamo in silenzio, ossia non attraverso le parole, bensì mediante i gesti, lo sguardo, il modo in cui ci sediamo, e spesso siamo talmente distratti e c’è tanto rumore sia dentro che attorno a noi, che non ascoltiamo né le parole, né i messaggi del corpo; spesso non ascoltiamo neanche le parole di chi ci sta accanto, né tanto meno di Dio.
Come dice il Signore nel libro del profeta Osea (2, 16) “Ecco la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore”: non si tratta naturalmente di un deserto in senso fisico, bensì di una condizione interiore di distacco e di solitudine per avere un accesso diretto al nostro cuore, alla nostra più profonda interiorità. Dobbiamo fare silenzio per ascoltare quello che Dio ci sta dicendo, e nel frattempo cresciamo, impariamo ad avere pazienza e a saper aspettare senza perdere la speranza (vedi articolo Speranza).
Spesso è difficile ritagliarsi un momento di silenzio, e anche fare silenzio dentro noi stessi. Molte volte mi è capitato di pregare, quando tutti dormono e non si sente nulla intorno a me, ma il rumore, la confusione, il tumulto è dentro: tante situazioni da affrontare, problemi da risolvere, cose da fare, bambini da seguire, lavoro da finire, biancheria da stirare, lenzuola da cambiare, e potrei continuare ancora… Gesù mi dice “Fermati un attimo, fai silenzio e ascoltami!”, mi chiede di abbandonarmi a Lui, di percorrere tranquillamente la strada, tanto Lui è accanto a me e ha la mappa del viaggio. Facile a dirsi, io che sono una persona che vuole avere le situazioni chiare per poter eventualmente intervenire, che vuole conoscere e sapere il perché delle cose, che ha l’abitudine di consultare, organizzare e dare le indicazioni, incontro molta difficoltà nel lasciarmi andare: non è per niente facile! Molte volte ho bisogno di capire, soprattutto in alcune situazioni particolari di lavoro, di relazione, di salute, e allora chiedo “Gesù, perché non mi rispondi?”: in realtà forse non ascolto bene o spesso non mi piace quello che Dio mi sta dicendo o chiedendo e mi stupisco del suo silenzio.
Gesù è una persona delicata, una presenza silenziosa ma efficace, che non si impone e opera nell’umiltà, nella tranquillità, non nel caos o nel rumore; è vero che si manifesta nella vita di tutti i giorni, ma dobbiamo allenarci a leggere i segni che ci da ogni giorno. Come abbiamo già visto per la meditazione (vedi articolo Meditazione), occorrono momenti di silenzio ma anche per metabolizzare le esperienze, per pregare per il male ricevuto e chiedere a Dio la grazia di perdonare, per vedere i suoi doni nella nostra vita (perché ci sono sempre, anche nelle situazioni più buie) e ringraziarlo.
In questo tempo di vacanze, proviamo a ritagliarci anche dieci minuti, ovunque ci troviamo, mare, montagna, ma anche casa, ufficio e restiamo in silenzio respirando profondamente, chiedendo a Gesù di indicarci la strada, di darci in ogni situazione, positiva o negativa, la sua pace, non quella che da il mondo[1], passeggera, che serve pure, ma non è la Vera Pace che ci da la felicità!
Come insegna Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), quando si fa silenzio per ascoltare la voce della Verità che parla in noi, non si può non arrivare – presto o tardi – ad incontrare la persona di Gesù Cristo: dunque, il silenzio è la condizione migliore per incontrare Dio.
Dott.ssa Giusi Perna
[1] Gv 14, 27.
Anche questo è silenzio mentre ti leggo e medito le sue meravigliose parole grazie di cuore
Grazie a te.
Ogni cosa, anche la più piccola o banale, può essere uno spunto per meditare!
Il Signore ti benedica 🙂
Si, parole che raccontano di noi, che ci guardano e mi donano un punto di vista diverso anche sul silenzio che spesso ho vissuto come incomprensione é assordante indifferenza.
Grazie per aver lasciato il tuo pensiero 🙂
La diversità ci permette di metterci in discussione e di interrogarci. Dio opera sempre e anche se non vediamo nulla e non capiamo, nel frattempo camminiamo e andiamo avanti, cresciamo, maturiamo!
Dio ti benedica e illumini sempre il nostro cammino!
“quando sembra che nella nostra vita non si muova nulla, che le situazioni non cambino, che il male prenda il sopravvento, le ingiustizie vadano avanti, quando sembra che i problemi che viviamo non abbiano una soluzione, Dio sta lavorando nel silenzio e nel segreto del nostro cuore…”
abbiamo tutti bisogno di testimoni della resurrezione di Gesù.. resurrezione che è anche cambiamento di tutte quelle situazioni (interiori e non) che ci rendono paralitici dell’esistenza..
grazie