News

Le ultime novità...

Due cuori ed una preghiera

Categories: Senza categoria

Nella nostra non lunga esperienza di sposi c’è una lunghissima lista di eventi lieti, tristi, buffi e, a volte, anche “disastrosi”. Molte volte abbiamo chiesto al Signore, nostra guida nella vita, di aiutarci nelle piccole cose di tutti i giorni a mettere più amore che potevamo: quando cercavamo di capire le mille funzioni di una lavatrice che tutto sembrava fare – colorare, sbiancare, rimpicciolire – tranne che lavare; quando al secondo allagamento della cucina ci siamo ritrovati a mangiare pane e formaggio coi piedi gelati sul divano del soggiorno circondati da un lago d’acqua; quando il primo litigio, seguito dal secondo e così via, ha fatto volare parole grosse; quando una piccola anima ha deciso di farsi conoscere scegliendoci come genitori.

Nella nostra non lunga esperienza di sposi c’è stato e c’è però il ripetersi di un gesto che sta costruendo e rendendo più solida la base del nostro rapporto. Ogni mattina, ogni pranzo o cena inizia con una preghiera ed ogni preghiera inizia con un ringraziamento. Un ringraziamento costante, assurdo quando sembra che non ci sia nulla per cui ringraziare, sconnesso quando per stanchezza o tristezza non si trovano le parole, lungo quando abbiamo più paura e solo la gioia di Dio può illuminare la giornata.

Prima di sposarci una preghiera scritta insieme ci ha accompagnato e sostenuto tutti i giorni fino al matrimonio e quando separati qualcosa ci preoccupava la recitavamo insieme anche al telefono. Quando la nostra vita insieme è iniziata e siamo entrati per la prima volta nella nostra casa, abbiamo pregato in mezzo agli scatoloni del trasloco davanti alla nostra icona preferita poggiata per terra. Quando alcune difficoltà ci hanno tenuto svegli la notte il pronunciare parole di fede ci ha rivelato più di quello che un lavoro in comune e tanti viaggi avevano mai rivelato sulle nostre anime.

Molti nostri amici non sono vicini alla Chiesa, qualcuno proprio non ci ha messo mai piede o è dichiaratamente “contro”, ma avendo noi una voglia di compagnia che ci porta a cucinare cene e pranzi semplici ma abbastanza abbondanti, è facile vederne spesso qualcuno alla nostra tavola dove è “costretto” suo malgrado a sorbirsi la nostra preghiera iniziale se non a ritrovarsi a chiacchierare, seduto vicino ad un religioso o un sacerdote capitato lì in visita, trovandolo di solito più cordiale e meno cattivo di quel credeva ed a cui di solito non avrebbe neanche mai rivolto la parola. Può far sorridere, siamo consapevoli che è poca cosa, ma è il nostro modo di far missione anche qui a casa.
Abbiamo scelto uno stile di vita francescano, o forse, data la nostra conversione un po’ particolare, è stato lo stile di Francesco a scegliere noi, ma nonostante i propositi molte volte ci siamo ritrovati circondati da tantissime cose superflue, come vestiti, scarpe e pacchi di spaghetti. Solo la preghiera ci ha rivelato quanto siamo privilegiati, quanto siamo amati e viziati dal Padre nostro, e quelle cose che all’inizio avevano cominciato ad affollare casa ci sono finalmente sembrate non indispensabili e abbiamo cercato di pensare anche ai fratelli meno fortunati di noi che, scusate il gioco di parole, non abbiamo tanto ma abbiamo tantissimo.

Siamo ben lontani, chiaramente, dall’ascetismo e chi ci conosce personalmente può ben sottoscriverlo, ancora desideriamo cose stupide, eccessive ed inutili, ancora litighiamo, ancora abbiamo da imparare ancora molto sulla pazienza, quindi rimaniamo uniti nella preghiera, noi con tutti voi, per continuare insieme a chiedere al Signore, nostro Dio, di condurci, riparandoci dalle tempeste, alla piena realizzazione del Suo progetto divino su di noi e voi che è ben più grande di “madre, padre, figli, casa e conto in banca”.