Siamo in periodo di Carnevale. Ben vengano maschere, coriandoli, scherzi, ma siamo sicuri che durante il Carnevale gli uomini non portino soltanto una maschera in più?
Un giorno ci sentiamo capaci di dominare il mondo, il giorno seguente schiavi delle nostre angosce. Non sappiamo chi siamo, quale sia il nostro ruolo. Allora cerchiamo di assumerne uno, qualunque esso sia, pur di uscire dall’anonimato. Preferiamo indossare delle maschere!
“Ma essere cristiani è trovarsi di fronte a Colui cui non possiamo nasconderci, di fronte a cui non possiamo mascherarci” diceva Nicolás Gómez Dávila.
Se porto per lungo tempo una maschera, perdo la mia identità, il meglio di me, mi obbligo ad una serie di bugie che rendono la mia vita incatenata all’apparire diverso da quello che sono.
Chi ci può aiutare? Come fare a liberarci dalle maschere? Che cos’è che ci cambia?
L’amore di Dio.
C’è un racconto in cui si narra di una donna che entrò in coma, dopo un incidente, e sognò di essere già al cospetto di Dio in Paradiso. Il Signore le domandò: “Chi sei?”. Ella rispose: “Sono la moglie del Sindaco”. “Non ti ho chiesto di chi sei moglie, ma chi sei tu”. “Sono la madre di tre figli”. “Non ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei”. “Sono un insegnante che ha dedicato molte energie ai ragazzi orfani e ai più bisognosi”. “Non ti ho chiesto cosa hai fatto, ma chi sei”…
Il dialogo continua per un po’, ma il concetto è chiaro. Noi sapremmo rispondere veramente alla domanda: Chi sei?
Per scoprire la propria identità è necessario accostarsi all’altro, facendosi mendicanti d’amore: “Ho bisogno di te, del tuo amore, delle tue parole, del tuo ascolto”. Le persone, spesso, appaiono vuote ed insignificanti, perché non sono guardate con amore. Gesù, accostandosi alla Samaritana, alla emorroissa, a noi peccatori, restituisce dignità e bellezza. Chiedendo amore, dando amore, noi stessi riscopriamo la nostra identità, la nostra bellezza, l’infinito mistero che è in ciascuno di noi.
Signore,
Ti chiedo aiuto perché in questo mondo
è veramente difficile essere se stessi,
avere un proprio stile…
pensare con la propria testa
ed essere “limpidi” davanti agli altri,senza maschere!
Signore, aiutami a credere in Te,
aiutami a capire che se Tu sei con me,
non ho bisogno di nessuna maschera per piacere agli altri,
per non soffrire, per essere felice!
La Bibbia dice che “mi hai creato come un prodigio”,
sono unico e speciale,
aiutami ad essere me stesso
con tutte le persone che incontro.
Aiutami ad essere ogni giorno… (ognuno dice il proprio nome)
Amen.
Fratelli e sorelle, che gioia, ancora una volta Dio viene per incontrarci senza maschere. Facciamoci vedere da Lui, parliamoGli, ci amerà così come siamo, tutti, nessuno escluso!