Quest’anno il Natale è diverso!
In questo tempo la liturgia ci ha accompagnato nel prepararci alla venuta di Gesù bambino, ma quest’anno i preparativi sono stati un po’ diversi rispetto agli altri anni.
Anche se molte persone hanno fatto i soliti acquisti natalizi andando in giro per negozi, c’è chi è rimasto a casa per prudenza, chi per paura, chi per questioni di salute, alcuni dicono perché manca lo spirito natalizio! Eh già, quest’anno il Natale è diverso!
C’è però anche chi come ogni anno non ha una casa, qualcosa da mangiare, attraversa delle difficoltà; c’è anche chi continua a lottare contro questo virus che ancora non sembra voler andare via.
Sento in giro la gente lamentarsi e preoccuparsi per le restrizioni che ci sono state sulla possibilità di riunirci con amici e parenti per festeggiare, e non sono mancate anche le polemiche. Quest’anno il Natale è diverso!
È stato decisamente un duro colpo non potersi riunire e passare qualche giorno con i cari. Non c’è dubbio, le festività natalizie sono per molti un’occasione per vedere parenti e amici che non si ha la frequenza di vedere, ma stiamo attraversando tempi difficili, di prove, di sofferenze. Siamo chiamati nuovamente a fare dei sacrifici, tuttavia molta gente non ha imparato dall’esperienza del lockdown che abbiamo vissuto, o probabilmente non vuole rinunciare alla libertà di fare ciò che vuole, o ancora accettare il fatto che la nostra salute è di nuovo messa in gioco. Vediamo molti atteggiamenti e comportamenti superficiali, addirittura c’è chi nega la pandemia in corso… al contrario, chi ha avuto esperienza diretta con il covid, magari ha avuto un parente, un amico, un conoscente che ha sofferto e che a volte ha perso la vita a causa del virus, o al contrario medici, infermieri e personale sanitario che dona la propria vita ogni giorno per il covid, negli ospedali e nei cari presidi.
Siamo di nuovo di fronte ad una prova e questa ha inevitabilmente delle ricadute sulla nostra vita sociale e relazionale, altresì, sulla nostra salute fisica e psicologica. Tuttavia, ho riflettuto sul fatto che questa prova durante questo tempo forte del Natale, deve essere per noi una nuova occasione per riscoprire i veri valori, ciò che è veramente importante: innanzitutto, che Dio è Padre e ci ama come figli, per questo dobbiamo rafforzare in noi la certezza che il male non viene da Lui.
Dobbiamo ringraziare il Padre che con l’incarnazione di suo Figlio, Dio è entrato e ha operato nella storia umana e ce lo ha donato per riunirci ancora di più a Lui. Dobbiamo rafforzare la nostra fiducia in Dio, che non consiste semplicemente nel credere che Lui esista, bensì nella profonda certezza che siamo intimamente amati da un Padre, in cui possiamo sempre confidare, farci cullare come bambini e che non ci abbandonerà e deluderà mai! Il Padre ci ha donato anche lo Spirito Santo, Colui che ci consola, ci guida, ci consiglia, ci protegge, ci avvolge dell’amore infinito tra il Padre e il Figlio; Sua madre Maria, modello della vera discepola, che ci accompagna e ci indica la via da percorrere per arrivare a Gesù.
Approfittiamo di questo tempo per dedicarlo ai congiunti, così li chiamano adesso, al marito, alla moglie, ai figli, per fare, come dice la canzone, tutto quello che non si fa mai.
Ho sentito molte persone dire “Ma che Natale è?”: anche quest’anno è Natale, perché nonostante tutto, anche quest’anno festeggiamo l’incarnazione di Gesù, senza la quale la Pasqua sarebbe rimasta un evento esterno a noi, che non ci avrebbe coinvolto totalmente.
Quest’anno il Natale è diverso, ma è sempre Natale! Chi dice “Ma che Natale è?”, ha focalizzato l’attenzione più sui festeggiamenti che sul Festeggiato (che è Gesù), quindi venendo a mancare i primi, il Natale rimane vuoto e privo di significato. Invece, al contrario, anche se quest’anno i festeggiamenti saranno ridotti, o assenti per alcuni, e faremo gli auguri in videochiamata su Skype, Whatsapp e altre piattaforme, ringraziamo il Signore perché tutto è un dono: la vita è un dono, l’amore è un dono, avere una casa è un dono, la famiglia è un dono, il lavoro è un dono, oggi più che mai stiamo constatando che la salute è un dono.
Ho realizzato che se abbiamo Gesù nel cuore, tutto il resto assume un valore relativo, quindi anche i festeggiamenti fatti tra due o quattro persone, assumono un valore autentico e prezioso se mettiamo al centro il Festeggiato, nella semplicità e nell’umiltà, con l’essenziale: come nella grotta di Betlemme duemila anni fa, un Bambino è diventato il dono più prezioso!
Quest’anno il Natale è diverso, ma è sempre Natale!
Auguro un buon Natale a tutti voi: che la luce di Gesù bambino possa illuminare e riempire i nostri cuori, possa colmarli di gioia, dolcezza, amore, serenità, pace, e farci scoprire ciò che è veramente importante ed essenziale, Cristo Gesù nell’amore con il Padre attraverso lo Spirito Santo.
Dott.ssa Giusi Perna
Bravissima Giusi belle parole..anche io e la mia famiglia ti auguriamo un Felice e Santo Natale a te e famiglia ❤️