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LA SANTA INDIFFERENZA!

Categories: Rubriche,Sinfonia a due mani

Qualche tempo fa mi sono trovata per strada con due sacchetti della spesa nelle mani, uno in spalla e la borsa, camminando ho visto che ad un signore anziano gli era scivolato il carrello della spesa dal marciapiede e cercava a fatica di risollevarlo, non riuscendoci. Malgrado fossi carica come un asinello, ho sentito un impulso e mi sono avvicinata, ho tirato fuori il “quinto braccio” che tutte le mamme hanno sviluppato e, non so neanche io come, ho tirato su il carrello… Il signore mi ha guardato negli occhi e poi facendomi un sorriso con i denti che non aveva, mi ha ringraziato tre volte, io ho risposto “Si figuri, per così poco! Le serve altro?” e lui mi ha detto di no, sorridendomi ancora e ringraziandomi di nuovo. Sempre sorridendo e con tono scherzoso mi ha chiesto “Quanto le devo?” e io ho risposto “Niente, è gratis!” e mi ha ringraziato un’altra volta. Durante il tragitto verso casa mi sono chiesta come mai quel signore mi avesse ringraziato tutte quelle volte, non avevo fatto niente di particolare, se non sollevare un carrello…
Questo episodio mi ha fatto molto riflettere e ho pensato che oggi siamo talmente presi dai nostri impegni e dalla fretta che spesso neanche ci rendiamo conto di chi ci cammina accanto, figuriamoci se qualcuno si trova in difficoltà: e questo accade anche nei luoghi di lavoro, a scuola con i nostri ragazzi, anche in Chiesa purtroppo. Siamo talmente chiusi nella nostra nicchia che a volte non ci accorgiamo che esistono anche le altre persone, con i loro bisogni e le loro difficoltà. L’apertura nei confronti degli altri, la calma e la gentilezza, sono ormai disposizioni e qualità che stiamo perdendo: io per prima a volte sono stanca e trovo difficoltà ad esercitare la pazienza.
Oggi nel mondo si è sviluppata un’indifferenza in tutti i campi relazionali della nostra vita, che ben si allontana dal distacco “sano”, ma soffermiamoci a riflettere sulla differenza. Innanzitutto, c’è da dire che non sempre l’indifferenza è da considerarsi negativa, e in questo caso si parla di distacco, ovvero quell’atteggiamento di presa di distanza, che ci permette di attribuire un valore relativo agli eventi della vita, cercando di non assolutizzarli, di dare il giusto peso alle cose, mantenendo un atteggiamento positivo e di fiducia in Dio. Anche se un distacco totale non è mai possibile, in quanto costantemente siamo coinvolti nelle vicende e nei problemi che accadono ogni giorno, questo sereno distacco è una richiesta da fare al Signore, chiedergli di aiutarci a scostarci da tutto ciò che ci assilla, il lavoro, i problemi, mettere al primo posto i soldi, gli abiti, gli affetti, in sostanza da tutto ciò che ci allontana da Dio e non lascia spazio nel nostro cuore a Lui. Questa “santa indifferenza”, quindi, ci rende liberi, da tutto e da tutti perché ci si sente amati e inondati di questo Amore da Dio!

Molte volte facciamo confusione e quello che crediamo essere distacco in realtà è indifferenza propriamente detta, quello stato affettivo della persona fredda che non sente e di conseguenza non soffre: in realtà, la persona indifferente ha eretto un muro nei confronti degli altri e nei confronti di Dio, ha chiuso la porta del suo cuore e non permette a nessuno di entrare, neanche al Signore. In questo caso l’indifferenza non è sana, ma viene utilizzata come “meccanismo di difesa” o tentativo di auto-protezione, per non soffrire di fronte ai costanti problemi e delusioni della vita: di conseguenza l’indifferente è insensibile ai bisogni di chi gli sta accanto e alla voce di Dio che parla ogni giorno durante la giornata, evitando qualsiasi coinvolgimento emotivo e senza lasciarsi travolgere da ciò che accade: anche se spesso un evento o una persona possono riaprire qualche ferita e provocare dolore, purtroppo la coscienza si è addormentata e occorre risvegliarla.
In questo tempo di avvento che sta per cominciare, il Signore ci chiama a risvegliare la coscienza addormentata e distratta, gravata dalla pesantezza della vita, per risollevarci e ricominciare a fare attenzione a chi ci sta accanto, cominciando dal coniuge, dai figli, dai colleghi… e anche da chi non ci sta tanto simpatico! L’avvento ci invita a prepararci alla venuta di una persona, che può illuminare la nostra vita e trasformarla radicalmente: Gesù! Solo se sgombriamo il nostro cuore e lo accogliamo con fiducia e totale abbandono, potremo fare esperienza del suo infinito Amore.
Gettiamo in Lui ogni affanno, affidiamo a Lui la nostra vita; lasciamoci ricolmare del suo amore e uniti con Lui potremo donarlo a tutti quelli che incontreremo.

Buon inizio di Avvento e l’augurio di un Santo Natale: che la luce di Gesù possa abbattere il muro dell’indifferenza e donarci una vita nuova!

Dott.ssa Giusi Perna

2 Responses to "LA SANTA INDIFFERENZA!"

  1. Sabina Posted on 1 dicembre 2019 at 1:10

    Spero che tutti possiamo metterlo in pratica, ciò richiede tanta preghiera perché nessuno è esente da questo “peccato”. Buon Avvento

    • Giusi Perna Posted on 11 dicembre 2019 at 15:26

      Grazie Sabrina!
      E’ proprio così, non bisogna abbandonare mai la preghiera, anzi, occorre intensificarla, mantenere sempre vivo questo rapporto di amore con il nostro Amato!

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