Spesso si dicono frasi fatte come “Va dove ti porta il cuore!” o “Segui il tuo cuore”, oppure “Ti auguro di realizzare i tuoi desideri o ciò che il tuo cuore desidera!”, e siccome desideriamo cose buone, ci illudiamo che esse corrispondano al volere di Dio, in realtà non sempre ciò che desideriamo coincide con la volontà del Padre.
I desideri sono equivoci perché, anche se buoni, ci possono allontanare da Dio: solo perché una data cosa è buona e innocua, non è detto che corrisponda al progetto che Dio ha pensato di realizzare per e con noi, e che sia la strada giusta e buona per noi: riflettiamo sulla storia di Sant’Antonio, il quale desiderava servire il Signore evangelizzando in Marocco, molte volte si è messo in viaggio, ma non è mai arrivato a destinazione, perché Dio lo ha chiamato a servirlo, a realizzarsi e a santificarsi a Padova.
Da qualche tempo a questa parte, mi è capitato di ascoltare alla radio una canzone (non ne conosco l’autore), il cui ritornello martellante diceva: “Devi fare ciò che ti fa stare bene, devi fare solo ciò che ti fa stare bene…”, e mi sono chiesta ma quale bene? Cos’è che mi fa stare veramente bene? Cosa mi da la pace, la serenità? E ancora, il mio bene individuale o insieme agli altri?…
Spesso i nostri desideri sono trappole che non ci permettono di realizzare e realizzarci nella carità: “Vebbè, sia fatta la volontà di Dio!”, quante volte l’abbiamo detto con un atteggiamento di rassegnazione passiva, di fronte ad un esame o un’interrogazione o un colloquio di lavoro andati male, o un fidanzamento finito, o una vacanza annullata, o un progetto saltato… (pensiamo ad una situazione, a un fatto che ci è capitato e riflettiamo sul modo in cui lo abbiamo affrontato…). Invece no, la volontà di Dio è una scelta da fare volontariamente, a cui aderire non perché non abbiamo potuto realizzare la nostra, ma perché scegliamo di seguire la strada che il Padre ci indica. Nel mistero del Natale che abbiamo celebrato il mese scorso, abbiamo visto che Maria e Giuseppe avevano molti progetti, ma hanno detto “Sì” non in maniera passiva, sconfortata, frustrata, ma con fiducia e speranza in Dio, seppur con mille dubbi, paure e incertezze.
Nel nostro cuore c’è un vuoto, provocato dalla nostra storia, dalla nostra esperienza, dalle nostre ferite, dal peccato, ed è questo vuoto che ci fa desiderare l’amore, la gioia, la felicità, la pienezza… Purtroppo, come la Samaritana (Gv 4, 3-25) spesso cerchiamo di colmarlo illudendoci con cose umane, cose che si dissolvono o durano poco e che non fanno che aumentarlo; ci ostiniamo a bere un’acqua che non placa la sete e che ci rende perennemente infelici, guardiamo a quello che gli altri hanno e che a noi manca, e il senso di frustrazione aumenta…
Quindi che fare? Solo Gesù è Colui che può riempire la nostra vita, può darci la gioia piena, l’acqua che disseta e con la quale non avremo più sete, però bisogna fare una scelta libera e consapevole. Dio propone e non impone nulla, ma se diciamo “Sì” e lo lasciamo entrare nella nostra vita, nonostante le incertezze, le difficoltà, le tentazioni che questa scelta comporta, Lui trasformerà il nostro cuore e lo riempirà del suo amore, cosicché anche le croci più pesanti diventeranno leggere se lasciamo che Lui le porti con noi. Spesso mi è capitato di fare questa esperienza, i problemi sono rimasti e le difficoltà non sono finite, ma è cambiato il mio modo di guardarli, di affrontarli, assumendo un atteggiamento di fiducia e di abbandono in Dio, e ho sperimentato un senso di pace profonda. Naturalmente è non sempre facile e la maggior parte delle volte incontro molte difficoltà, però non mi arrendo e continuo a pregare e a chiedere a Dio la forza, la pazienza, la perseveranza e la grazia di abbandonarmi nelle Sue braccia.
Ho capito in questi anni che la volontà di Dio è la proposta più adatta a me, è calibrata perfettamente sulla mia persona: non ci realizziamo pienamente solo se realizziamo dei progetti, ma se facciamo tutto con Amore, in particolare quello che vuole Dio. E se ancora non riusciamo ad abbandonarci a Lui, a conformare i nostri desideri ai suoi, ad unirci a Lui, chiediamoglielo e Lui ce lo concederà!
Quando siamo scoraggiati, nel dubbio, non sappiamo quale direzione prendere e non capiamo cosa il Signore voglia da noi, pensiamo ad un arazzo, da dietro vediamo solo tanti nodi e fili che si intrecciano e che seguono direzioni che apparentemente non hanno senso, solo quando alla fine lo guarderemo davanti, vedremo la bellissima trama che Dio ha tessuto nella nostra vita!
Cominciamo l’anno ringraziando il Signore per tutto quello che ci ha dato di positivo e anche per quello che ha permesso di negativo, perché è attraverso la croce e la sofferenza, che cresco, mi umilio, offro, prego, le porte sono chiuse e vado avanti con Lui, certa che “non resterò delusa”!
Che questo 2018, in qualunque situazione ci troviamo, sia pieno dell’amore di Dio e si realizzi con Lui il vero bene per noi!
Dott.ssa Giusi Perna
Grazie
Il mio desiderio è profondo, forse lo intuisco?
ma non lo conosco forse è il suo, lo stesso.
Mi dice:lasciati amare, non temere, sono sempre con te. Un giorno riuscirò ad arrendermi?
Anche se la vita è dura, continuiamo a camminare e a pregare, pregare e camminare, e giungeremo al Santo abbandono!
Ottima considerazione, l’articolo ci incoraggia a lasciarci guidare da Dio in qualunque situazione ci troviamo sia bene che male ,poiché è LUI IL TIMONIERE DELLA NOSTRA VITA.
Arrendersi alla volontà di Dio è percepire la pace del cuore