È stato faticoso scrivere questo articolo, perché
in un momento della mia vita in cui alcune cose non sono ancora chiare e altre sembrano non cambiare mai, ho provato tante volte a scrivere, mi sedevo, abbozzavo qualcosa e chiudevo il pc: la speranza ha trovato difficoltà a mantenersi viva.
La speranza non è semplice ottimismo, non è la semplice convinzione che qualcosa si risolverà bene, ma è quell’intima certezza che ci consente di dare valore (positivo) anche agli aspetti più controversi e dolorosi della nostra esistenza. È attraverso la speranza che possiamo protendere verso qualcosa che non possiamo ancora vedere, ma che ci aiuta ad andare avanti. In psicologia, non sono stati fatti molti studi sul tema della speranza, tuttavia, secondo alcuni studiosi, il suo compito consiste nel supportare la motivazione a fare qualcosa, ovvero la speranza è una sorta di molla, senza la quale non è possibile alcun tipo di cambiamento, soprattutto in situazioni difficili.
La speranza è un’attesa positiva verso il futuro, di cui Dio è fondamento e termine. Con la Fede noi crediamo in Dio e in Lui ci abbandoniamo in perfetta libertà. Con la Speranza viviamo nella sicura certezza di possedere un giorno il Regno dei cieli e la vita eterna, perché soltanto lì realizzeremo la nostra piena felicità.
La Speranza non è soltanto la virtù teologale, insieme alla Fede e alla Carità, che ci fa pregustare la vita eterna donandoci la grazia necessaria per meritarla ma, ancora più, è la meravigliosa esperienza di vita alla quale siamo chiamati dallo stesso Gesù: vivere in compagnia con Lui, ascoltandolo e nutrendoci di Lui.
Da un punto di vista biblico la speranza non è qualcosa di facile e comodo, Dio ci chiede di metterci in cammino come fece Maria quando incinta andò dalla cugina Elisabetta, o come fecero altre figure nella Bibbia. Dio ci chiede di metterci in cammino e non stare fermi, fare strada al Signore che viene, attendere i suoi tempi e accettare che Dio non realizzi sempre le nostre attese e i nostri desideri, perché instaura con noi una relazione educativa che ci chiama ad una trasformazione, ad una conversione, ad un lavoro su noi stessi. Gli idoli, i beni materiali, la sicurezza economica, il prestigio, il potere, sono sempre un’alternativa comoda, richiedono meno sforzo rispetto ad una speranza vissuta con sacrificio e responsabilità. Da un’attesa generica che Dio ci faccia dei favori e soddisfi i nostri bisogni, dobbiamo cercare di passare ad un atteggiamento maturo e sereno di speranza, che nasce dalla relazione con Lui.
È appena trascorso il Natale, e anche Giuseppe e Maria hanno visto i loro piani di giovani sposini stravolti: l’arrivo di un bambino prima del matrimonio e la conseguente vergogna davanti ai familiari e a tutto il paese, un bambino concepito in maniera “non convenzionale” e la chiamata ad un matrimonio diverso dagli altri, un lungo viaggio in prossimità del parto, una nascita avvenuta in un luogo non adatto e in piena solitudine senza l’aiuto della famiglia, la fuga in Egitto, ecc… Eppure Maria e Giuseppe non hanno perso la speranza, pur non comprendendo nulla del disegno di Dio pensato per loro, si sono fidati e hanno riposto la loro vita nelle mani del Padre e Lui li ha ricolmati di benedizioni e non li ha mai abbandonati.
Naturalmente l’avere speranza ha delle conseguenze positive sulla persona, ma soprattutto serve a non arrenderci, ecco perché dobbiamo rinnovare e mantenere sempre viva la nostra speranza, anche quando sembra che non cambi nulla, anche quando nonostante i nostri sforzi la porta cui abbiamo bussato non si è ancora aperta: allora, in atteggiamento di preghiera e di abbandono in Dio, andiamo avanti e non perdiamo la speranza!
Vi auguro un buon inizio d’anno nel Signore nostra Speranza, con le parole di San Paolo: “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera!” (Rm 12,12).
Dott.ssa Giusi Perna
la speranza è quel mare di bene nel quale la misericordia divina immerge la vita di ciascuno..
chi è in mare non vede con chiarezza i fondali..
per cui l’umanità teme e geme..
tuttavia sapere di essere inseriti in un cammino di vita guidato da una Mano Superiore genera appunto speranza..